Razzini, Domenico
Insegnamento e intercultura. Pratiche, condizioni, valori: coordinate possibili [Tesi di dottorato]
Università degli studi del Molise, 2015-05-25T09:25:40Z

Nella scuola della società globalizzata, se si considera ciascun individuo come portatore di una ‘cultura’, un percorso educativo-didattico non può che essere inter-culturale, si è scelto così di centrare il focus del lavoro sulla classe e, soprattutto, su chi ne ha in carico la gestione. Nello specifico, a motivare l’attività di ricerca sono stati i seguenti interrogativi: quali riferimenti pratici, gnoseologici e assiologici possono rivelarsi funzionali per gli insegnanti in servizio (e in formazione) impegnati nelle odierne classi ‘globali’? Provando a delineare alcune possibili risposte agli interrogativi sovraesposti, il progetto di ricerca è stato articolato in quattro parti. Nella prima parte, attraverso tre esemplificazioni, si sono evidenziate le principali caratteristiche che permettono di qualificare, in senso deweyano, come democratica una pratica formativa. Offrendo agli studenti opportunità per riflettere e condizioni per esperienze in grado di prepararli, come futuri adulti, a vivere e ad agire in modo responsabile in un mondo che diventerà, prima o poi, il loro mondo, si è scelta l’educazione democratica per il valore aggiunto che può apportare a un percorso scolastico di qualsiasi ordine e grado. Nella seconda parte, utilizzando il paradigma costruttivista, in particolare il costruttivismo socio-culturale, attraverso i lavori di Gardner e Bruner si è proposto per i docenti impegnati in classi multiculturali un modus operandi dinamico, pluri-centrato sul gruppo classe e centripeto rispetto a ogni singolo allievo, rifuggendo al contempo da qualunque senso di reificata identità. L’inter-cultura presuppone il considerare ogni studente soprattutto come espressione di un’unicità, al di là di quelle che possono essere le appartenenze categoriali attribuite. Nel terzo capitolo, presentando tre diverse tipologie di spazi di apprendimento (closed space, why space, further space) caratterizzati da un diverso grado di democraticità inter-culturale, si è introdotto il concetto di libertà-per. Se l’inter-cultura presuppone la democrazia, ai discenti dovrebbe essere data la possibilità di muoversi, all’interno di setting educativo-didattici diversi, per imparare – apprendendo – a confrontarsi con l’‘autorità’. Nell’ultima parte, riguardante la ricerca di una prospettiva assiologica, indagando il concetto di umanità in ambito formativo, attraverso il lavoro di Maslow su quelli che l’autore considera i bisogni fondamentali per un essere umano, l’argomentazione ha avuto per oggetto l’idea di umanità come un a-priori situazionale possibile, un orizzonte di senso (morale/etico) attraverso il quale l’insegnante può relazionarsi a ogni discente come a un dato (di vita) vissuto bisognoso, per comprendersi, di essere compreso.

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Bruni, Filippo
Monceri, Flavia


Tesi di dottorato. | Lingua: it. | Paese: | BID: TD16056930