PATETE, Noemi
La teoria del riconoscimento in Axel Honneth [Tesi di dottorato]
Università degli studi del Molise, 2019-04-30

Il presente lavoro si propone di tracciare un quadro dettagliato del modello del riconoscimento honnethiano. Muovendosi all’interno del pensiero di Honneth (prima, durante e dopo la fase di Lotta per il riconoscimento) si è fatto interagire il modello del filosofo tedesco con l’analisi critica dei differenti sviluppi della teoria del riconoscimento. Nel far ciò si è tentato di far emergere, di volta in volta, i problemi che in essa si pongono, le risposte che tali problemi ricevono all’interno del modello honnethiano e le strade alternative che si potrebbero percorrere. Ci si è soffermati, in primo luogo, sul significato della parola “riconoscimento”. Da una parte si è cercato di chiarire il significato del termine riconoscimento nelle diverse lingue, dall’altro si è tentato di chiarire l’impiego che se ne fa in filosofia. È emerso così che solo attraverso Hegel il riconoscimento viene portato nella vita, fuori dal circuito della conoscenza e della memoria. Honneth è, senza dubbio, uno degli autori che si richiama al pensiero di Hegel nel tentativo di riattualizzarlo tanto nell’ambito della teoria critica francofortese quanto in quella di filosofia morale. Di fronte alla confusione concettuale e alla discontinuità determinata dalle diverse concezioni del riconoscimento, il lavoro mette in luce che, secondo Honneth, il riconoscimento deve sempre riferirsi a un atto morale ancorato al mondo sociale. Per Honneth, lungi dall’essere una mera ideologia il riconoscimento costituisce un prerequisito intersoggettivo che ci permette di soddisfare gli obiettivi della nostra vita. A partire da questa condizione positiva si è messo in luce che il punto di avvio del riconoscimento è dato quasi sempre da un’analisi fenomenologica della lesione morale. Su questa base si è visto, a partire da quanto Honneth già anticipava in articoli giovanile come Coscienza morale e dominio di classe e L’onore ferito, come l’esperienza dell’ingiustizia si riveli agli individui tramite reazioni negative che si generano nei soggetti nel momento in cui vengono violate aspettative di riconoscimento. Nel terzo capitolo si è chiarito che il primato dell’intersoggettività rappresenta una costante nel pensiero di Honneth. Solo attraverso il riconoscimento intersoggettivo si può sviluppare un sé. La soggettività e l’azione morale richiedono, infatti, la formazione di relazioni pratiche a sé che sono sviluppate attraverso relazioni di riconoscimento tramite tre assi dell’autoformazione, il primo dei quali è l’amore. Nel quarto capitolo si è preso in esame il pensiero di Mead in Lotta per il riconoscimento. In questa fase Honneth è convinto che la psicologia di Mead possa contribuire ad articolare la tesi secondo cui l’identità degli individui si sviluppa a partire da esperienze intersoggettive di riconoscimento. Tuttavia, emerge che la teoria di Mead, partendo da premesse naturalistiche, fa fatica a spiegare come un soggetto possa acquisire una consapevolezza normativa di sé. Il quinto capitolo si propone di illustrare alcune osservazioni critiche in riferimento all’utilizzo che Honneth fa di Mead. In esso emerge che attribuire al processo d’internalizzazione in Mead lo status di un atto di riconoscimento risulta problematico. Il sesto capitolo è dedicato all’analisi delle sfere del riconoscimento in Honneth nella sua forma compiuta, tenendo presente cioè non solo Lotta per il riconoscimento, ma anche le modifiche avvenute in Redistribuzione o riconoscimento? e altri scritti. A partire dalla sfera dell’amore, per poi proseguire con l’analisi della sfera del diritto e con la realizzazione (o solidarietà) si sono evidenziati i problemi e le possibili alternative che in ognuno di questi stadi si pongono. Infine, si è discusso il volume Redistribuzione o riconoscimento?, discostandoci dal modello di status di Fraser, e ci si è spostati, senza negare i problemi d’indeterminatezza in cui incorre Honneth, verso il modello del riconoscimento, secondo il quale anche le ingiustizie distributive devono essere interpretate come relazioni ingiustificate di riconoscimento.

diritti: info:eu-repo/semantics/openAccess
In relazione con info:eu-repo/semantics/altIdentifier/hdl/11695/91392
GILI, Guido
CERCHIA, Giovanni
Settore SPS/08 - - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi


Tesi di dottorato. | Lingua: Italiano. | Paese: | BID: TD20012889